Prima del Sessantotto: una questione generazionale
In questo breve laboratorio vogliamo provare a ragionare sul Sessantotto in maniera molto specifica, evidenziando come uno dei moventi originari di questo fenomeno sia stato lo scontro generazionale. La generazione di coloro che nel corso degli anni Sessanta avevano fra i 17 e i 25 anni vuole evidenziare la propria diversità dalla generazione dei padri. L’attività prevede un lavoro su alcuni documenti dell’epoca, in particolare sulla fase che precede l’anno millenovecentosessantotto, per ragionare con gli studenti su una periodizzazione che sfugge a scansioni scontate. Si propone di lavorare su 4 documenti differenti: Manifesto di Port Huron (Michigan, 1962) “The Times they’re a-changin’ ” (Bob Dylan, 1964) “Dio è morto” (Francesco Guccini, 1967) Scena finale del film “Il laureato” (Mike Nichols, 1967) 1. LEGGI IL TESTO SEGUENTE MANIFESTO DI PORT HURON Agenda per una generazione Siamo persone di questa generazione, cresciute tutte – per quanto modestamente – nel benessere, alloggiate nell’università, e guardiamo con preoccupazione al mondo di cui siamo eredi. Quando eravamo bambini gli Stati Uniti erano il paese più ricco e forte del mondo, l’unico ad avere la bomba atomica, quello che meno mostrava le ferite della guerra moderna, il promotore delle Nazioni Unite, il paese che avrebbe esteso al resto del globo l’influenza occidentale. Libertà ed uguaglianza per ognuno, un governo “retto dal popolo, del popolo, a favore del popolo”: erano questi i valori americani che sentivamo buoni; i...
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