Abstract
Partendo dalla breve esperienza in montagna come partigiano, si seguirà la vicenda di Primo Levi, nelle sue varie fasi: dall’arresto, al trasferimento a Fossoli e alla deportazione ad Auschwitz. Il pretesto della testimonianza di un partigiano valdostano, che grazie agli sci abbandonati da Levi riesce a raggiungere il confine svizzero e mettersi in salvo, viene utilizzato come partenza per l’approfondimento sui luoghi della memoria storica dalla Resistenza fino ai campi di concentramento. Ecco come in una semplice storia individuale, narrata da un testimone, si inserisce la “grande storia” rendendola ancora più viva e comprensibile.
Oggetto del laboratorio
A partire dalla testimonianza di un ex partigiano che ha assistito all’arresto di Primo Levi, si ricostruirà il viaggio attraverso le tappe della deportazione, dal campo di transito di Fossoli, fino all’arrivo al lager di Auschwitz.
Si prenderanno in esame tre tipi di fonti:
1.estratti dalla video-intervista, tratti dal documentario “Gli sci di Primo Levi” ( a cura di Bruna Bertani, per RAI5)
2.proclami della Repubblica Sociale Italiana, che applicano anche sul territorio italiano le leggi razziali tedesche, con il conseguente arresto e deportazione degli ebrei italiani.
3.video intervista ad una testimone, ex partigiana ebrea, Luciana Nissim, deportata al campo di Fossoli e successivamente ad Auschwitz, insieme a Primo Levi
4.materiale fotografico tratto dall’Album Auschwitz, con le immagini scattate dai nazisti nel maggio del ’44, che testimoniano la fase dell’arrivo dei convogli e la selezione dei prigionieri.
Finalità
Riflettere sull’inasprirsi delle persecuzioni contro la popolazione ebraica italiana, dopo l’8 settembre del ’43, con la riorganizzazione del sistema dei campi di concentramento e dei trasporti, finalizzati alla deportazione.
Classi coinvolte: il laboratorio è indirizzato alla classe terza della scuola secondaria di primo grado.
Durata: 10-12 ore di lavoro in classe, prevedendo anche eventuali approfondimenti a casa.
Prerequisiti:
- Conoscenza di base della storia politico-sociale italiana durante il ventennio fascista
- conoscenza di base degli eventi principali della seconda guerra mondiale, con particolare riferimento alla politica razziale antisemita di Hitler
- conoscenze di base dell’antisemitismo, dalle origini alla Shoah
- Esperienza di analisi delle fonti storiche
Obiettivi: Acquisire competenze relative a:
- decodificare, analizzare e distinguere diverse tipologie di fonte e di testi;
- ricavare informazioni da ogni tipologia di fonte e di testi;
- riconoscere le argomentazioni e l’intenzionalità di chi ha prodotto il documento;
- individuare elementi comuni e parole chiave;
- comporre dati e informazioni, attraverso chiavi di lettura temporali, spaziali
- costruire linee del tempo, riconoscere l’ordine temporale della narrazione;
- acquisire strumenti lessicali e concettuali propri della disciplina storica e utilizzarli in maniera corretta;
- ascoltare, capire e seguire le argomentazioni dell’altro;
- utilizzare intenzionalmente un lessico specifico per una sintesi espositiva.
Metodologia e articolazione dell’attività
L’attività di laboratorio si svolge nella classe, strutturata in gruppi di lavoro, e prevede le seguenti operazioni:
- selezionare da un archivio simulato costruito ad hoc alcuni documenti sulla base dei temi suggeriti;
- interrogare i documenti a seconda della loro diversa tipologia (critica della fonte, ricerca di indizi, ecc…);
- elaborare una sintesi delle informazioni raccolte a partire dall’intreccio dei documenti inseriti nel laboratorio;
- mettere a confronto i risultati di ciascun gruppo di lavoro, sulle diverse informazioni-rappresentazioni che l’analisi delle fonti ha restituito. Lavoro che è da intendersi come preliminare alla produzione di un testo storico (scritto, orale, visivo, ecc…)
Attività, metodologia e organizzazione del laboratorio
Dopo la visione del documentario “Gli sci di Primo Levi” che ricostruisce attraverso varie testimonianze, le tappe della vicenda che sarà oggetto della nostra indagine, il laboratorio procede concentrandosi sull’analisi delle fonti che riguardano i luoghi e la ricostruzione del contesto in cui si trovarono a vivere gli ebrei italiani dopo il ’43.
Il laboratorio si articola in cinque fasi :
- Visione integrale del documentario, con tutta la classe
- Suddivisione della classe in 4 gruppi. Ciascun gruppo analizzerà una diversa tipologia di fonti legata ai seguenti temi:
-I partigiani in montagna
-L’arresto e la deportazione degli ebrei durante la Repubblica Sociale Italiana
-Il campo di concentramento e transito di Fossoli
-L’arrivo al campo di sterminio di Auschwitz
Ad ogni gruppo sarà fornito un tablet/notebook per accedere ai contenuti multimediali con esercizi interattivi inseriti dall’insegnante e una scheda-guida per la decodifica ed interpretazione delle fonti.
3. Ogni gruppo relazionerà alla classe i risultati della propria analisi e interpretazione delle fonti
4. Lezione partecipata: con la guida dell’insegnante, gli alunni esporranno le conoscenze acquisite e le loro riflessioni in forma orale
5. Produzione di una relazione scritta sull’attività laboratoriale svolta
Fonti
- documentario Gli sci di Primo Levi (per tutta la classe)
http://www.raiplay.it/video/2017/04/GLI-SCI-DI-PRIMO-LEVI-3ca3ce67-5cd1-410f-83a1-af6af3f3e131.html
2. Gruppo ” I partigiani in montagna” parte del documentario ” Intervista a Luciana Nissim” (Minuti 0.00/8.00)
3. Ordinanze dicembre 1943/gennaio 1944
4.
Da “Album Auschwitz”
L’Album Auschwitz è il piú importante documento iconografico sui campi di sterminio: mostra le fotografie scattate dai nazisti nel maggio del 1944. Sono le immagini della selezione a cui erano sottoposti i prigionieri ebrei. L’album, ritrovato da una detenuta, è stato utilizzato come prova giudiziaria nel processo di Francoforte contro 20 criminali nazisti del campo.
«Donne vecchie e giovani sono lí, in piedi sulla rampa, con i neonati in braccio e i bambini piú grandi per mano, o aggrappati ai vestiti, spaventati. Accanto ci sono gli uomini, vecchi e giovani.
Di lí a poco, saranno sottoposti a un «processo» di selezione che ne manderà a morire la maggior parte in un modo orribile, nel giro di qualche ora.
Questo è uno dei tanti gruppi di ebrei ungheresi che furono deportati dalla Rutenia carpatica ad Auschwitz-Birkenau nel giugno del 1944.
La «stella gialla» cucita sui loro abiti sembra sproporzionata, tanto è grande; ci fissano con occhi stanchi, spaventati, indagatori, intimoriti, dolci, ma anche coraggiosi, occhi che ci pregano di dare loro una risposta…
Avner Shalev Presidente dello Yad Vashem di Gerusalemme
Le immagini documentano le fasi di arrivo di un convoglio ad Auschwitz, con tutti i passaggi descritti da Levi ( da “Se questo è un uomo” pag. 11-13 ) e da Luciana Nissim .(minuto 12.22, arrivo ad Auschwitz)
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